Sayaka Shoji

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"Shoji non è solo una violinista con una tecnica superba, è anche un'interprete profondamente coinvolgente".  

Grammophone 

Sayaka Shoji è diventata famosa a livello internazionale per la sua versatilità artistica unica e per il suo approccio dettagliato al repertorio. La sua notevole conoscenza dei linguaggi musicali deriva dal background europeo e giapponese. Nata a Tokyo, Shoji si è trasferita a Siena all'età di tre anni. Ha studiato all'Accademia Musicale Chigiana e alla Musikhochschule di Colonia e ha fatto il suo debutto europeo con i Lucerne Festival Strings e Rudolf Baumgartner al Festival di Lucerna e poi al Musikverein di Vienna all'età di quattordici anni.  

Da quando ha vinto il primo premio al Concorso Paganini nel 1999, Sayaka Shoji è stata sostenuta da importanti direttori d'orchestra come Zubin Mehta, Lorin Maazel, Semyon Bychkov, Mariss Jansons e Yuri Temirkanov, per citarne alcuni. Ha inoltre lavorato con rinomate orchestre, tra cui la Filarmonica d'Israele, la Philharmonia Orchestra, la Cleveland Symphony Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Filarmonica di Berlino, le Filarmoniche di Los Angeles e di New York, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Filarmonica Ceca, i Wiener Symphoniker, l'Orchestra Mariinsky e l'Orchestra Sinfonica NHK. 

Tra gli eventi più recenti, i debutti ai BBC Proms con la Royal Philharmonic Orchestra/Vasily Petrenko e al Blossom Festival con la Cleveland Orchestra, cinque concerti per l'apertura della stagione 22/23 con la Israel Philharmonic/Lahav Shani, un tour di recital con Víkingur Ólafsson, una tournée nel Regno Unito con la Philharmonia Orchestra/Ashkenazy, nonché il gala per il centenario di Bernstein al Musikverein di Vienna con la Tonkünstler-Orchester/Sado, registrato e pubblicato dall'etichetta Tonkünstler.  

Nelle prossime stagioni, Shoji si concentrerà su vari progetti con il suo partner in duo, Gianluca Cascioli, in tournée in Giappone, e su una collaborazione con il ballerino/coreografo Saburo Teshigawara che eseguirà opere per violino solo di Bach e Bartok alla Philharmonie de Paris. Si è esibita inoltre con la Philharmonia/Matias-Rouvali, in tournée in Italia e nel Regno Unito, con l'Atlanta Symphony Orchestra/Chang, con la Brussels Philharmonic/Ono e farà ritorno alla NHK Symphony Orchestra/Noseda. 

Oltre alla consueta attività concertistica, Shoji ha creato un progetto sperimentale di musica visiva, "Synesthesia", nel 2007, e ha esposto dipinti a olio e opere di videoarte. Il suo primo lavoro video (Shostakovich Prelude in collaborazione con P. Frament) è stato scelto in un'esposizione collettiva "Au-delà de mes rêves" nel 2014 tra i più noti artisti come Y. Kusama, S. Calle, R. Longo. Shoji ha inoltre collaborato in numerose occasioni con Tadao Ando, Hiroshi Sugimoto e Saburo Teshigawara. 

Prolifica artista discografica, Shoji ha pubblicato undici album con Deutsche Grammophon, tra cui i Concerti per violino di Prokofiev, Sibelius e Beethoven con l'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov. Le precedenti registrazioni di Shoji includono un album di recital con Menahem Pressler e ora, grazie alla sua collaborazione con Gianluca Cascioli, l'autunno 2022 segnerà l'uscita di un nuovo Cd di Sonate per violino di Mozart, dopo il precedente album dell'integrale delle Sonate di Beethoven per pianoforte e violino. 

Nel 2016 Shoji ha vinto il Mainichi Art Award, uno dei premi più prestigiosi del Giappone, assegnato a chi ha avuto un'influenza significativa sulle arti. Nel 2012 è stata nominata da Nikkei Business una delle "100 persone più influenti per il Giappone del futuro".  

Sayaka Shoji suona uno Stradivari "Recamier" del 1729, gentilmente prestatole dalla Ueno Fine Chemicals Industry Ltd.